Pedagogista brasiliano. Già impegnato a promuovere l'alfabetizzazione in
Brasile e in Cile, nel 1971 venne eletto presidente dell'INODEP (Istituto
ecumenico del servizio per lo sviluppo dei popoli) divenendo il coordinatore, su
scala internazionale, delle attività volte a riscattare culturalmente gli
oppressi. I principi teorici espressi nelle sue opere
L'educazione come
pratica della libertà, 1967;
Pedagogia degli oppressi, 1970 si
basano in parte sui motivi del messaggio cristiano, sul personalismo di E.
Mounier e sull'analisi marxista della società (n. Recite 1921).